16 marzo 2012
Massimo lavora in un bar a L'Aquila.
Non so praticamente niente di lui,
perché ero talmente presa dal fatto che questa era la mia prima foto
che non gli ho chiesto niente; in più, appena ho iniziato a scattare
sono entrati dei clienti, quindi ho cercato di fare in fretta per
lasciarlo lavorare.
Il bar dove lavora è molto carino, con
una sala da tè dove io e i miei amici ci rilassavamo dopo aver
passato la mattinata a fotografare la zona rossa della città. Tipico
bar italiano, con cornetti e cappuccino e dolcetti e il 90% dei
clienti che conosce il barista per nome. Se non sbaglio si trova
all'inizio della strada che porta in piazza duomo. E' uno dei pochi
bar aperti nel centro storico.
Massimo mi ricorda la gentilezza degli
abitanti della sua città, e i sorrisi che ho trovato ovunque. Quando
gliel'ho detto lui ha risposto che in realtà gli aquilani sono
persone schive e riservate... una cosa che forse necessita di più di
due giorni per essere notata.
Abbiamo chiacchierato e gli ho spiegato
cosa stavamo facendo a L'Aquila, lui mi ha raccontato di com'era
prima del terremoto: "qua si conoscevano tutti... se io volevo
vederti andavo in piazza duomo e chiedevo di te. Ora è tutto
deserto, da tanto tempo è così".
Quando gli ho chiesto se potevo
fotografarlo spiegandogli del progetto lui ha subito accettato,
aggiungendo "te la rompo però.." riferendosi alla
fotocamera. Chissà quante altre volte sentirò questa battuta
durante il progetto!
Mentre gli scattavo le foto i suoi
colleghi ridevano prendendolo in giro, ma lui è stato così gentile
da rimanere in posa per me, forse un po' imbarazzato...
Grazie Massimo per aver partecipato al
progetto come Estraneo n.1!
Cliccate
qui per saperne di più sul 100 strangers project e vedere le
stupende foto scattate dai fotografi di tutto il mondo.
La sala da the` mi manca gia`!!!
RispondiEliminaanche a meee T_T le barchette... il risiko...
RispondiEliminaTorniamociiiii :D
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