Week 42: Ospiti Inattesi

Quando mai un torinese visita la Mole Antonelliana? Quando mai un milanese va a vedere il duomo? Quando mai un romano si prende la briga di entrare al Colosseo? Beh, mai.
Oppure.
Quando hanno una scusa per farlo.
Ecco a che cosa servono gli amici che vengono a trovarti da fuori.
Quindi sì, questa settimana Stila è andata in giro a fotografar montagne (quelle appena fuori dalla porta di casa sua, che normalmente non caga di striscio) (cori di "ooh" e "aah").

Era un venerdì a mezzogiorno buio e tempestoso (lo so, mezzogiorno non fa per niente scena ma che colpa ne ho io) quando fui contattata dai miei ormai abituali compagni di viaggi fotografici che mi chiedevano asilo politico da una settimana di stress lavorativo estremo. E chi sono io per tirarmi indietro da un weekend di foto, cazzate e notti insonni? Non avevo neanche finito di digitare la risposta al messaggio che erano già sotto casa mia, pronti all'avventura. Dopo averli sfamati a colpi di canederli e zuppa ai porcini ci siamo avviati verso la location principale del loro viaggio, per il tramonto, pronti per fare di quel laghetto una star.


Mentre scattavamo abbiamo incontrato due fotografi di Firenze ("hessisente he siamo di Firenzhe?" "noooooooo"), che avevano piantato la tenda e sarebbero rimasti lì tutta la notte per vedere l'alba. Se in questi giorni al telegiornale sentirete di due ragazzi trovati morti assiderati sulle dolomiti con un cavalletto in mano saprete di chi stanno parlando.



Direi che il bilancio fotografico è stato positivo: svariati panorami con riflesso delle montagne sull'acqua da ogni angolazione, un paio di autoritratti (ok risalire la riva del lago, saltellare tra i sassi senza cadere in acqua e metterti in posa tutto in 10 secondi non giova alla salute: ho bisogno di modelli), montagne arancioni, io che mi arrampico in cima ad un sasso per farmi fare una silhouette sulla luna, la via lattea, la montagna con la via lattea, scatti a tre minuti di esposizione con uno che balla disco anni 90 per farsi passare il tempo, una che mentre chiacchiera si dimentica di fermare lo scatto al momento giusto e uno che continua a fare foto mosse senza capire il motivo finché non si accorge di avere una vite allentata nel cavalletto... grasse risate insomma. Unica nota un po' fastidiosa, gli aerei che solcavano il cielo con una frequenza di 35 al minuto, rovinandoci metà fotografie in un coro polifonico di imprecazioni contro Ryanair.

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Il bilancio dei danni si è limitato a qualche rischio di caduta su rocce franabbili, un po' di neve nelle scarpe, ossa sempre più incriccate e un telecomando che ha fatto il triplo carpiato in acqua con sottofondo di bestemmie.
Ah e ovviamente, pochissime ore di sonno e tre facce da notte dei morti viventi. Ma questo più che un danno lo considererei "la sacra tradizione". D'altronde chi l'ha detto che fare fotografie è comodo e rilassante?



*crack* "ahia il ginocchio... oh mi sta venendo la sciatica trapezoidale a stare in questa posizione"
"e mettiti un po' più un là, no?"
"è che volevo prendere quella cima della montagna che si specchia esattamente al centro di quei tre ciuffetti d'erba che spuntano fuori dall'acqua col cespuglio che mi fa ombra sui sassetti che a loro volta mandano un riflesso particolare sulla sponda del laghetto e se cambio angolazione poi non mi piace più la composizione. Tu invece sembri comodo."
"Sì beh non mi lamento, la posizione con gambe divaricate a 175°in bilico su due sassi con dislivello di 85 cm è una delle mie preferite"
"Se può farlo il cavalletto puoi farlo anche tu, è il mio motto"
"Già, e poi sono stato in questa posizione per soli 45 minuti prima di accorgermi che per uno scatto ottimale dovrei spostare il cavalletto un po' più a destra, quindi aspetta che spost... *plunf* ma porcatroia".
"Oddio ti è finito il telecomando in acqua? Aspetta che dico a xxx di passarti un fazzoletto!"
"Lascialo stare, sono venti minuti che dorme appoggiato alla fotocamera col dito sul pulsante in modalità scatto continuo"
"ah ecco cos'era quel rumore, clac clac clac clac clac... pensavo fosse un picchio compulsivo"
"invece senti... domani per l'alba ci alziamo alle 3 o alle 3 e mezza?"

Fotografi. Orari assurdi, posti assurdi, posizioni assurde... ma non potevo essere telefilm-dipendente come le persone normali? 

"mmm non sono convinto... forse dovrei rimontare il fisheye, calarmi sul fondo e fare la foto dal basso mentre schivo gli attacchi degli alligatori. Poi gli schizzi di sangue li levo con Photoshop"

Ed è con gli occhi più chiusi che aperti che vi aggiorno sugli obiettivi settimanali: la canzone l'ho imparata, mentre del post su lang-8 mi sono completamente dimenticata (cioè pensavo di farlo sabato o domenica ma alla fine sono stata in giro a far foto e non sono riuscita a contattare Larry per dirgli di scrivere al posto mio).
Questa settimana  l'obiettivo è semplice: leggere leggere leggere. Siccome la mia velocità di lettura del giapponese è paragonabile al passo di un liceale che va a scuola il lunedì mattina sapendo che è interrogato su Montale alla prima ora, penso che sia giusto che mi alleni un po'. E poi leggere è perfetto per trovare frasi da aggiungere ad Anki.

Vi lascio con una foto fatta il giorno prima dell'exploit montagnoso, ispirata dal mare di foglie che avevo sotto casa e decisamente migliore dei miei tentativi di immortalare una montagna riflessa in un cavolo di laghetto.

Grazie per il weekend.

Autumn and music

5 rockers:

  1. Muahahhaha quanto me la sono risa sui dialoghi tra fotografi :D

    Che bel weekend! :) dobbiamo farlo piu` spesso!!!

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    Risposte
    1. I dialoghi tra fotografi sono desicati esclusivamente a voi due pazzoidi, speravo di farvi ridere :)
      A breve vi scrivo i giorni in cui sono libera!

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  2. bellisismo post e bellisisme foto (no, non correggerò le "S").
    Stai migliorando su entrambi i fronti.
    La mia preferita è l'ultima.
    Of course.

    ciabbbella!

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  3. foto meravigliose, complimenti!

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