Le Avventure di Fuchiko #2: Keiyaki beer festival

In Giappone hanno appena scoperto l'acqua calda la birra artigianale.

Basta Asahi, Sapporo, Kirin e via dicendo, basta fare birra con talmente poco malto che non si può nemmeno chiamare birra: il consumo birraio giapponese sta cambiando. Si vedono sempre più craft beer bar e brew bar, i microbirrifici nascono come funghi e birre "speciali", giapponesi o d'importazione, si trovano in quasi tutti i supermercati.

I giapponesi non hanno mai nascosto la loro passione per l'alcol, anzi: qui uscire con i colleghi o i clienti per un drink è considerato business, e l'ubriachezza non è considerata un tabù. Indipercui, in questo ambiente così accogliente per l'afrodisiaca bevanda non poteva non arrivare la moda delle birre fiche, e in estate i festival di birra artigianale e non, economici e non, simil-Oktoberfest e non, si sprecano.

Venerdì io e Fuchiko siamo andate al Keyaki biru matsuri, un festival di birra artigianale principalmente giapponese in quel di Saitama. E' la seconda volta che ci vado, ma l'anno scorso non ho potuto godermi la birra più di tanto perché ci sono andata di domenica ed era così pieno che non ci si poteva muovere e ho dovuto stendere il telo a chilometri dal festival.

Ma quest'anno le cose sono diverse: il mio contratto freelance mi permette di scambiare un giorno lavorativo con uno di vacanza e bam! Ecco libero il venerdì. Thug life.
Ed è una goduuuuria. Ce la prendiamo con calma e arriviamo sul posto alle 3 del pomeriggio, e non solo riusciamo a vedere il pavimento, ma possiamo anche deambulare liberamente e - udite udite - scegliere un posto in cui stendere il telo! Le code agli stand della birra sono inesistenti e Fuchiko opta subito per il birrificio della prefettura di Nagano, Shiga Kogen.



Qui sono molto popolari i 飲み比べセット (nomikurabe setto), ovvero i "set per bere e comparare". Ti danno quattro delle loro birre così tu puoi assaggiare un po' di tutto. Shiga Kogen offriva una IPA, una pale ale, una weizen e una scura. Diciamo che questi set si addicono a chi è nuovo nel mondo delle birre ma io dopo un po' ho optato per i bicchieri singoli.



Il posto è molto fico, zona urbana vicino alla Saitama Super arena.

No code, yes party!


Ogni stand offre un certo numero di birre, talvolta in edizione limitata, e degli snack particolari. C'è chi cucina salsicce, chi frigge pollo, chi affumica ostriche e chi griglia patate, tutto sembra buonissimo e io, come al solito, non so mai cosa prendere.



L'unica cosa di cui non mi è ben chiara la ragione in tutto questo, e ciò vale anche per l'edizione dell'anno scorso, è il fatto che a questo festival partecipino un sacco di famiglie. Famiglie con bambini piccoli, diciamo da 1 a 8 anni. Vi immaginate portare vostro figlio all'Oktoberfest? Capisco una sagra di paese, ma un evento incentrato sull'alcol? Sarebbe etico da noi? Come verrebbero viste queste giovani coppiette che si portano dietro la prole quando vanno... a bere?
Ok, c'è da dire che da noi sarebbe probabilmente molto più pericoloso, in fondo non si sa mai di che cosa è capace la gente ubriaca, risse, bicchieri rotti, eccetera. Qui anche se uno è ubriaco, il massimo che fa è addormentartisi addosso. Quindi il problema sicurezza è pressoché inesistente.
Io però continuo a non capire, che sia perché qui non vanno di moda le babysitter? O che magari, essendo ugualmente sicure e civili, non fanno grande distinzione tra la sagra del cetriolo fritto e la festa della birra e vedono tutto come un'occasione per divertirsi e stare in famiglia? Qualunque sia la ragione, il mio verdetto rimane invariato: non credo dovrebbero essere permessi marmocchi in un festival dove il tema principale è bere.

Il massimo dell'ubriachezza molesta in Giappone


Quando si fa sera la situazione comincia a scaldarsi, il posto si riempie di salarymen usciti di fretta dal lavoro per infilare un tavolino da campo negli spazi ancora liberi tra i teli della gente, e la situazione agli stand della birra comincia a farsi un po' più accalcata, ma niente di insopportabile. Se c'è una cosa che apprezzo di questo paese è che i giapponesi sono capaci di divertirsi come matti, senza dare fastidio a nessuno.

Anche quando portano dei bambini al festival della birra.

Qui potete ammirare il nostro telo in zona VIP con tavolino rosa, la riunione di famiglia sullo sfondo e i salarymen appena arrivati sulla destra

P.S.: andate a vedervi il link che ho messo all'inizio del post sull'Happoshu, è molto interessante.

2 rockers:

  1. Belli, belli, ci piacciono questi post e non solo perché parlano di birra artigianale.
    Comunque anche negli USA i birrifici e gli eventi dedicati alle craft beers sono molto frequentati dalle famiglie e anch'io inizialmente mi stupivo, ma poi mi son detta "che figata, vai in un bel posto ti bevi una buona birretta e i bimbi scorrazzano tranquilli in giro!". Ce ne fossero anche qui!!

    RispondiElimina
  2. Wordpress mi ha scassato la mi*chia. 4 volte che scrivo questo commento.
    @Stila, ho letto il tuo commento, contattami in privato! albino

    RispondiElimina

 

Post più popolari