lunedì 29 ottobre 2012

Week 43: Stila @ the Grand Hotel

Hai prenotato la limousine? Non c'è il servizio limousine.
E la suite era libera? Tutte le camere sono libere.
E la serata di gala? Eh, per quella mi sa che siamo un po' in ritardo.

Sapete che effetto fa la polvere in un hotel a cinque stelle?



Devo ammettere che fatico a comprendere le vostre menti perverse: quando scrivo un post che non parla di niente perché ho avuto una settimana piatta e sto a dilungarmi sugli obiettivi settimanali e i cavoli miei ricevo più commenti di quando mi impegno a scrivere qualcosa di interessante farcito di foto. Ciò vuol dire che v'interessano davvero i cazzi miei??

Vabbè allora sarete felici di sapere che il mio obiettivo settimanale di leggere il più possibile in giapponese è andato bene, ho anche finito il numero 1 di Nana. Per la prossima settimana vediamo che cosa ci possiamo inventare:
- Leggere 3 articoli di wikipedia su qualcosa che mi interessa... in giapponese (ma vah?!)
- Cominciare a seguire e commentare dei blog giappi*

* ok qui ci va una spiegazione: è da quando ho cominciato l'immersione nella lingua giapponese che sto cercando di disintossicarmi dai blog in italiano, cosa che mi risulta parecchio difficile in quanto molti miei compatrioti sono troppo fottutamente bravi a scrivere. Quindi tempo fa, dopo aver scoperto blogmura (un sito giapponese contenente enormi liste di blog divise per argomento) ho creato una lista di blog che mi potrebbero interessare. Ad oggi la lista giace intonsa in un file .txt e io continuo a drogarmi di brillanti blogger italiani, quindi ho pensato che fosse arrivato il momento di agire sfruttando la pressione psicologica degli obiettivi settimanali di questo blog.

Per oggi basta così, mica ho sempre qualcosa da dire io. Me ne torno a convivere con i demoni nella mia testa, a pensare a quante altre foto avrei voluto fare in quell'hotel abbandonato e a controllare che la neve non mi muri viva in casa.

Che la vostra settimana sia eccitante come un cocktail di guaranà e caffeina.

Have you seen anything?


lunedì 22 ottobre 2012

Week 42: Ospiti Inattesi

Quando mai un torinese visita la Mole Antonelliana? Quando mai un milanese va a vedere il duomo? Quando mai un romano si prende la briga di entrare al Colosseo? Beh, mai.
Oppure.
Quando hanno una scusa per farlo.
Ecco a che cosa servono gli amici che vengono a trovarti da fuori.
Quindi sì, questa settimana Stila è andata in giro a fotografar montagne (quelle appena fuori dalla porta di casa sua, che normalmente non caga di striscio) (cori di "ooh" e "aah").

Era un venerdì a mezzogiorno buio e tempestoso (lo so, mezzogiorno non fa per niente scena ma che colpa ne ho io) quando fui contattata dai miei ormai abituali compagni di viaggi fotografici che mi chiedevano asilo politico da una settimana di stress lavorativo estremo. E chi sono io per tirarmi indietro da un weekend di foto, cazzate e notti insonni? Non avevo neanche finito di digitare la risposta al messaggio che erano già sotto casa mia, pronti all'avventura. Dopo averli sfamati a colpi di canederli e zuppa ai porcini ci siamo avviati verso la location principale del loro viaggio, per il tramonto, pronti per fare di quel laghetto una star.


Mentre scattavamo abbiamo incontrato due fotografi di Firenze ("hessisente he siamo di Firenzhe?" "noooooooo"), che avevano piantato la tenda e sarebbero rimasti lì tutta la notte per vedere l'alba. Se in questi giorni al telegiornale sentirete di due ragazzi trovati morti assiderati sulle dolomiti con un cavalletto in mano saprete di chi stanno parlando.



Direi che il bilancio fotografico è stato positivo: svariati panorami con riflesso delle montagne sull'acqua da ogni angolazione, un paio di autoritratti (ok risalire la riva del lago, saltellare tra i sassi senza cadere in acqua e metterti in posa tutto in 10 secondi non giova alla salute: ho bisogno di modelli), montagne arancioni, io che mi arrampico in cima ad un sasso per farmi fare una silhouette sulla luna, la via lattea, la montagna con la via lattea, scatti a tre minuti di esposizione con uno che balla disco anni 90 per farsi passare il tempo, una che mentre chiacchiera si dimentica di fermare lo scatto al momento giusto e uno che continua a fare foto mosse senza capire il motivo finché non si accorge di avere una vite allentata nel cavalletto... grasse risate insomma. Unica nota un po' fastidiosa, gli aerei che solcavano il cielo con una frequenza di 35 al minuto, rovinandoci metà fotografie in un coro polifonico di imprecazioni contro Ryanair.

Contact

Il bilancio dei danni si è limitato a qualche rischio di caduta su rocce franabbili, un po' di neve nelle scarpe, ossa sempre più incriccate e un telecomando che ha fatto il triplo carpiato in acqua con sottofondo di bestemmie.
Ah e ovviamente, pochissime ore di sonno e tre facce da notte dei morti viventi. Ma questo più che un danno lo considererei "la sacra tradizione". D'altronde chi l'ha detto che fare fotografie è comodo e rilassante?



*crack* "ahia il ginocchio... oh mi sta venendo la sciatica trapezoidale a stare in questa posizione"
"e mettiti un po' più un là, no?"
"è che volevo prendere quella cima della montagna che si specchia esattamente al centro di quei tre ciuffetti d'erba che spuntano fuori dall'acqua col cespuglio che mi fa ombra sui sassetti che a loro volta mandano un riflesso particolare sulla sponda del laghetto e se cambio angolazione poi non mi piace più la composizione. Tu invece sembri comodo."
"Sì beh non mi lamento, la posizione con gambe divaricate a 175°in bilico su due sassi con dislivello di 85 cm è una delle mie preferite"
"Se può farlo il cavalletto puoi farlo anche tu, è il mio motto"
"Già, e poi sono stato in questa posizione per soli 45 minuti prima di accorgermi che per uno scatto ottimale dovrei spostare il cavalletto un po' più a destra, quindi aspetta che spost... *plunf* ma porcatroia".
"Oddio ti è finito il telecomando in acqua? Aspetta che dico a xxx di passarti un fazzoletto!"
"Lascialo stare, sono venti minuti che dorme appoggiato alla fotocamera col dito sul pulsante in modalità scatto continuo"
"ah ecco cos'era quel rumore, clac clac clac clac clac... pensavo fosse un picchio compulsivo"
"invece senti... domani per l'alba ci alziamo alle 3 o alle 3 e mezza?"

Fotografi. Orari assurdi, posti assurdi, posizioni assurde... ma non potevo essere telefilm-dipendente come le persone normali? 

"mmm non sono convinto... forse dovrei rimontare il fisheye, calarmi sul fondo e fare la foto dal basso mentre schivo gli attacchi degli alligatori. Poi gli schizzi di sangue li levo con Photoshop"

Ed è con gli occhi più chiusi che aperti che vi aggiorno sugli obiettivi settimanali: la canzone l'ho imparata, mentre del post su lang-8 mi sono completamente dimenticata (cioè pensavo di farlo sabato o domenica ma alla fine sono stata in giro a far foto e non sono riuscita a contattare Larry per dirgli di scrivere al posto mio).
Questa settimana  l'obiettivo è semplice: leggere leggere leggere. Siccome la mia velocità di lettura del giapponese è paragonabile al passo di un liceale che va a scuola il lunedì mattina sapendo che è interrogato su Montale alla prima ora, penso che sia giusto che mi alleni un po'. E poi leggere è perfetto per trovare frasi da aggiungere ad Anki.

Vi lascio con una foto fatta il giorno prima dell'exploit montagnoso, ispirata dal mare di foglie che avevo sotto casa e decisamente migliore dei miei tentativi di immortalare una montagna riflessa in un cavolo di laghetto.

Grazie per il weekend.

Autumn and music

martedì 16 ottobre 2012

Week 41: Party Party Party

Ma che fai, cammini sotto la pioggia senza ombrello?
Ma questa è leggera, è bella... sembrano baci

Allora siccome ho ancora delle foto del viaggio fuck yeah della scorsa settimana, ne metterò qualcuna qui e là a casaccio anche in questo post. Così, per distrarvi dal suo misero contenuto.

Slow shutter buoys
Boe in movimento @ Vernazza, Cinque Terre
Dovete sapere che in ottobre compie gli anni circa l'80% delle persone che conosco. Compresa io. Quindi è più di una settimana che faccio festa per compleanni vari. Questo potrebbe spiegare perché la settimana scorsa ho scelto di non fissare nessun obiettivo... 

Invece questa settimana non ho scuse, quindi via con la lista!
- imparare una canzore in giapponese
- fare un post su lang-8
così, per dare un'ulteriore spinta alla mia full immersion.

I'm still here
Scoglio sexy @ Riomaggiore, Cinque Terre
Fra le cose degne di nota che ho fatto questa settimana c'è infilarmi a testa in giù in un fermentatoio del birrificio Bionoc' e fare una foto che abbiamo postato su facebook con il titolo "Bionoc' rivela in esclusiva la ricetta della Bionda". Chessimpatici.

Bene. Dopo questo picco culturale vi lascio e torno nel buco del bianconiglio a tirargli avanti l'orologio di nascosto.
E' tardi!!


Volevate vederla, vero?


mercoledì 10 ottobre 2012

Week 40: FUCK YEAH

Notte / Giorno

Sono le 02:28 e "stranamente" non stiamo dormendo. Mangiamo cornetti appena sfornati in un autogrill non meglio identificato in mezzo al nulla, o forse a tutto, chi lo sa: è buio.
Torniamo in macchina và, che c'è ancora molto da vedere: le strade chiuse per frana, i cinghiali, le barche colorate, le casette a picco sul mare e i parcheggi a pagamento.

Waiting for the tourists

Merda, sta piovendo. Di per sé non sarebbe un gran problema se non mi trovassi su una scogliera ad un metro dall'acqua con Boogie in precario equilibrio su un cavalletto completamente esposta alle intemperie, ma purtroppo mi ci trovo quindi è un problema. Mi tolgo la felpa e la allungo sopra Boogie a mo' di tettoia, cosa che mi dà un'aria vagamente old school. Passo svariati minuti sotto questo telo da fotografo improvvisato, senza vedere altro che il paesino attraverso il mirino della fotocamera. Quando finalmente sono soddisfatta degli scatti esco da sotto la felpa e quasi cado in mare per lo spavento: quella che prima era una scogliera deserta tranne che per noi tre adesso è una scogliera piena di turisti asiatici che scattano foto con i loro smartphone, tranquillamente a mezzo metro da me.
Sono le 7 di mattina, sono sveglia solo da 24 ore. 




Apro gli occhi per un attimo, assonnata, e nell'oscurità lo vedo tremare di freddo. Alzo un lembo del mio sacco a pelo e lui ci entra senza una parola. Continuiamo a dormire per un tempo imprecisato, forse un'ora, forse dieci minuti. Suona la sveglia e per un po' nella tenda nessuno si muove.


Feeling blue

La luna è strana oggi, è stata in mezzo alle palle per tre quarti d'ora muovendosi pianissimo mentre noi speravamo che tramontasse e poi... è sparita tutto d'un colpo. Mentre eravamo ancora lì a domandarci cosa diavolo fosse successo è passato un omino con un arnese strano in mano, sembrava una scala. "Sta andando a tirar su la luna!" E giù a ridere. Il concetto di divertente raggiunge uno spettro più ampio prima delle sette del mattino.
Per pranzo ci siamo riforniti nella focacceria più unta di tutte le Cinque Terre, dove il tizio che le cucinava era un albino rockettaro che si ascoltava i cd hard rock mentre affettava la mozzarella, e questo per me bastava a idolatrarlo. Prima di arrivare alla nuova destinazione passiamo per una villa abbandonata... mica ci facciamo mancare niente, noi. A parte il sonno.

Villa Sbertoli

C'era da aspettarselo che non sarebbe andata liscia, noi convinti di andare a dormire presto e invece becchiamo, toh guarda, la sagra del vino. E troppe cazzo di sveglie che suonano alle ore sbagliate svegliando solo me.

Let the sky talk to you.

Eccoci ritornati nel mondo incantato. Vaghiamo spensierati riempiendoci le scarpe di fango per fotografare un alberello solitario o una coccinella su uno stelo d'erba ("cazzo ma è morta!"), scopriamo siti famosi dei quali solo noi tre ignoravamo l'esistenza, lottiamo contro la pioggia che ormai si è presa una cotta per noi. Mentre beviamo il caffè in mezzo a un prato facciamo conoscenza con un fotografo belga che ci informa che "you should go and see the sunset in Petrunza, it's really beautiful".
Intendeva Pienza.

I basically like to jump everywhere

Mi volto per appoggiare qualcosa sul letto, e quando mi rigiro sta già dormendo come un sasso, il maledetto. Sorridendo gli sfilo l'ipod dalle mani e spengo la luce.

Fuckin' Cipressini

C'è un motivo se la gente normalmente dorme più di tre ore a notte. E' un pensiero che mi passa per la testa mentre aspettando l'alba faccio a gara a chi imita meglio la posizione del proprio treppiede, il tutto accompagnato da risatine nervoso-isteriche. Per fortuna che oggi abbiamo deciso di fare colazione nel bar dove hanno una delle torte più spaziali che io abbia mai mangiato, cappuccino cornetto succo d'arancia e Lei... la regina di Chianciano. La mancanza di sonno prolungata ha ridotto drasticamente le risorse del mio vocabolario, e ciò mi porta a commentare la bontà del dolce con un candido "fuck yeah".

Shy

Un signore ci ha lasciato piantare la tenda fuori dal suo agriturismo: se non è scrocco questo... fotografiamo le stelle, mangiamo la pasta in macchina, tutti e tre dalla pentola, giochiamo con le torce. La prima notte serena ci delizia infinitamente, nonostante la luce della luna che inquina il cielo. Ma come fai ad arrabbiarti con la luna... è troppo sexy.




Siamo immersi nella nebbia. La tenda è fradicia di umidità, a quanto pare tutto è bianco e bagnato. Non la dico nemmeno l'ora a cui abbiamo puntato la sveglia. E' la nostra ultima alba. Monto il treppiede, ancora con il sacco a pelo addosso, e aspetto. C'è una condensa pazzesca, le nostre fotocamere sono tutte bagnate. E giù bestemmie. D'un tratto spunta una concentrata luce fucsia sopra gli strati di bianco e grigio della valle. Lentamente la luce avanza e il sole fa il suo ingresso trionfale, il fucsia si trasforma in arancione e comincia a fondersi con il bianco, la nebbia ci avvolge diffondendo colori caldi che prendono vita nella terra nuda, l'azzurro del cielo comincia a farsi strada diradando le nuvole e io penso che potremmo pure buttare via le fotocamere, per quanto servono. Siamo qui, non riusciremo mai a portarci a casa quest'alba. Tutto quello che possiamo fare è rubarle un frammento di luce.

I'm a thief

1700 chilometri.
189 euro a testa.
16 ore di sonno in 5 giorni.

Questi erano pensieri sparsi dal mio mini-super viaggio fotografico alle Cinque Terre e in val d'Orcia, dove assieme a due coraggiosi amici mi sono fatta tutte le albe e tutti i tramonti. Spero che la lettura sia stata piacevole o quantomeno non pallosa. Scrivere un intero resoconto sarebbe stato chilometrico quindi ho optato per dei trafiletti inframezzati da foto, come piace a me. Se anche voi siete stati da quelle parti sentitevi liberi di invadere i commenti con i vostri aneddoti!

p.s. ha vinto il sondaggio lo sfondo bianco. Potere al Popolo.