domenica 26 agosto 2012

Week 34: sarò breve

1: il giorno che manca per far partire tutto.
0: i giorni di ferie rimasti, da domani torno al lavoro.
8: i mesi passati dall'inizio di quest'anno di idee (sempre più) chiare.

108. i kanji che mi mancano alla fine.

Domani il mio assicuratore sarà di ritorno dalle vacanze delle quali aveva tralasciato di avvertirmi lasciandomi in merda, e per una volta non sarà Larry a subire la mia collera.

mercoledì 22 agosto 2012

Week 33: When You Have Nothing to Talk About, Just Capitalize Every Word to Make it More Interesting.

L'età non c'entra.
Se non ti stai più divertendo a fare cose da bambini, allora vuol dire che sei invecchiato.



Sono in ferie, e questo nel mio caso significa che non sto facendo altro che studiare kanji, immergermi nel giapponese e dormire (male), e questo significa che, beh, non è che abbia molto da scrivere. Sempre che non vi interessi la mia frustrazione per il non riuscire a tirare righe dritte, e qualcosa mi dice che non vi interessa. Se è per questo non interessa neanche a me.

Ho cominciato a riguardare Saiyuki, in giapponese: non sono un'appassionata di anime ma questo mi fa scoppiare i punti neri dalle risate. E poi non appartengo a quel gruppo di persone che demonizza gli anime "perché nella vita reale nessuno parla come un anime": beh, intanto parlare è già qualcosa! E' più facile correggere un'espressione inadeguata che tentare di trasformare le tonnellate di grammatica lette in un libro in una frase di senso compiuto. E poi che non devo chiamare le persone "temee*" e finire ogni frase con "ze!**", a quello ormai ci arrivo.

* Modo molto maleducato di dire "tu". Quello che di solito nella versione italiana degli anime viene tradotto con "maledetto" o "bastardo!".
** particella che enfatizza la frase alla fine della quale viene posta; ne esistono diverse in giapponese, come ad esempio "yo" e "ne", ma "ze" non è normalmente utilizzata in una conversazione (a meno che, appunto, non vogliate suonare come il personaggio di un anime). [e secondo me non volete].

A proposito di cartoni, ho trovato una nuova scena da aggiungere alla mia top list (ancora inesistente perché mi è venuto in mente adesso di crearne una, nda) di momenti più divertenti dei film Disney. Chi ha visto Rapunzel e non si è rotolato per terra dal ridere a questa scena è clinicamente morto.

Foto by fanpop
Vi avviso in anticipo che il post della prossima settimana potrebbe essere più psicopatico della media, causa stress e ansia prolungati provocatimi da un assicuratore.

E' sempre colpa degli assicuratori.

martedì 14 agosto 2012

Week 31+32: Venezia e l'anti-fancazzismo

Si informano i signori viaggiatori che il treno partirà tra pochi minuti. Eventuali accompagnatori sono pregati di scendere al più presto.

Chissà se questo annuncio esiste solo in Italia.

The Smell of Trains

Ne avevo bisogno.
Avevo bisogno dell'odore dei treni, delle montagne che spariscono all'orizzonte e della birretta lungo i canali. Delle calli nascoste e silenziose. Di perdermi. Di chiacchiere infinite davanti ad uno spritz. Di sorrisi da parte degli sconosciuti che sembravano dire "bravi, avete scoperto la vera Venezia!"

The real Venice plays hide and seek

La notte prima di partire per la città sull'acqua sono stata dolcemente svegliata alle 04:35 da Leicester Square a tutto volume, che sarebbe la suoneria del mio cellulare. Erano due miei amici che nel bel mezzo di un piscina party in Liechtenstein, avevano pensato di chiamarmi per cantarmi una canzone. Come non apprezzare questo ammirevole altruismo alcolico?

A Spritzy day

Il progetto kanji sta andando bene: sono sicura che riuscirò a finire tutto entro questo mese, anche se quasi non mi sembra vero. Non che dopo aver imparato tutti i kanji sia finito il divertimento eh, rimangono ancora tutte le pronunce da memorizzare... ma intanto il Signor Kanji Poster è di nuovo orgoglioso di me.
Piccolo sondaggio per quelli che hanno studiato i kanji: voi che avete fatto quando siete arrivati all'ultimo? Pianto? Strappato i capelli? Bruciato il libro stile Jimi Hendrix? Ballato nudi davanti all'ambasciata Giapponese? Giusto per sapere fin dove posso spingermi.

Glimpse

Sto aspettando, e a me non piace aspettare. Voglio agire. Voglio iscrivermi a quella scuola, voglio fare il visto, voglio prenotare l'aereo. E invece sono qui con tutto fermo ad aspettare la telefonata di un assicuratore. Tutti in giro mi chiedono dove vado quest'anno in vacanza, avevo la fama della viaggiatrice in paese. Io rispondo da nessuna parte, loro fanno la faccia di quelli che capiscono, certo, i soldi, la crisi, la disoccupazione, Antani che porta sfiga e le vecchiette in carriola che bloccano il traffico. Vabbè.
Aspettiamo.

Waiting