lunedì 30 aprile 2012

Week 17: enjoy la primavera che non puoi

Andare a dormire mentre gli uccellini cinguettano... non ha prezzo.

This is MY morning.

Vorrei iniziare questo post con un tributo a Faith, che è appena partito per l'anno all'estero in Australia e quindi è più che degno di citazione in questo blog che parla di location independence, viaggi e sogni.
Grazie Faith per gli allenamenti, per le birrette con le conversazioni sovversive, per avermi aiutata nei miei progetti fotografici prestandoti a fare cose come rimanere immobile per interi minuti con temperature sottozero, portarmi in luoghi abbandonati nascosti nel bosco e intrufolarsi nei cantieri.
Conquista il Down Under, e chissà in quale continente ci incontreremo la prossima volta.



Qui il tempo sta dando segni di schizofrenia. L'altro giorno, nell'arco della stessa giornata c'è stato un sole che spaccava le pietre, una tempesta di neve di cinque minuti e una serie di tuoni.
Bravo cielo, sei coerente come un vegetariano che va a mangiare da McDonald's.

E ora passiamo all'angolo degli obiettivi settimanali! Ecco il resoconto della settimana passata:

- Finire una volta per tutte di inserire quei fottuti kanji in Anki: signori, ce l'ho fatta. E' finita. Ora nel mio mazzo di Anki ci sono 2042 kanji con 2042 storielle assurde che non aspettano altro che essere imparate. Sono un passo più vicina alla vittoria, all'Olimpo, al Nirvana... un plauso per me.
- Scrivere 3 post in giapponese su lang-8.com: se non conoscete questo sito dateci un'occhiata, è davvero utile per esercitarsi a scrivere. In breve, tu scrivi dei testi nella lingua che stai studiando, e gli utenti che sono madrelingua li leggono e te li correggono. La comunità giapponese del sito è particolarmente numerosa, quindi con il giapponese funziona ancora meglio. Quando scrivo qualcosa, dopo cinque minuti è già stato corretto almeno da una persona. Questa settimana ho scritto tre post: uno sull'estate che non arriva, uno sul diventare freelance e uno sulle scuole di fotografia in giappone.
- Fare le ripetizioni di Anki ogni giorno: non ci sono stati problemi rilevanti, tutto liscio.

Gli obiettivi della prossima settimana saranno:

- Imparare almeno 100 nuovi kanji
- Fare la mia prima traduzione

Solo due questa volta. Ma fatti bene.

Vi lascio con una foto autunnale (per rimanere in tema di coerenza) [comunque l'ho scattata due giorni fa] e con la promessa che ricomincerò ad uscire qualche volta, cosa che mi renderà più ispirata, e che di conseguenza farà sì che scriva post meno pallosi.

Spring?

"... E allora vieni qui, così possiamo distruggere qualche città. L'ultima volta che ho controllato ne avevano ancora molte, ma non si sa mai.
E' una lotta contro i terremoti, in effetti."

lunedì 23 aprile 2012

Week 16: ancora perfezionamenti, sonno sonno sonno

Buonasera miei drughi.
L'assonnato ammasso di occhiaie in cui mi sono trasformata è qui per farvi un resoconto della prima carrellata di obiettivi (con quante cazzo di b volete voi ;) ) della settimana.

Cominciamo dicendo che ho scelto una settimana piuttosto infelice per riempirmi di cose da fare, e che il mio primo esperimento non è andato esattamente come speravo: ma si possono fare dei miglioramenti. Ecco gli obiettivi:

- Inserire almeno 250 nuovi kanji in Anki: vittoria, onore, orgoglio.
Ebbene sì, sono riuscita a mantenere lo standard anche se questo ha significato niente birra per tutta la settimana. Al momento sono a quota 1804 kanji inseriti in anki e me ne mancano circa 240. Prossima settimana si finisce! Fra i kanji più simpatici che ho incontrato questa volta sono degni di nota fertilizzante e astringente, che cercherò ovviamente di utilizzare in più occasioni possibili.

- Finire di leggere "getting things done" di David Allen: fallimento, sconfitta, disonore.
Allora. Per quanto io ami leggere e per quanto questo libro sia geniale, ecco, questa settimana proprio non era il caso di fissare un obiettivo del genere. Troppa roba da fare. Il bello è che quello di cui parla questo libro è proprio un metodo per organizzare il proprio tempo in modo da riuscire ad essere produttivi senza stress. Ahem.

- Fare 3 cose insolite: ooooh yeah.
Fatte tutte e tre. E sono anche soddisfatta. Ecco qui che cosa ho fatto:
CosaInsolitaNumeroUno - così, perché mi andava, ho provato per una settimana a sorridere a qualsiasi persona che incontravo, mantenendo il contatto visivo. Al lavoro, a casa, in giro... a tutti. E a parte sentirmi una mezza idiota con una paralisi facciale, i risultati sono stati interessanti: ho notato che nel caso dei conoscenti, la maggior parte delle persone mi sorridevano a loro volta ovviamente, poi ci salutavamo e inevitabilmente, nell'istante stesso in cui pronunciavano la parola "ciao", distoglievano immediatamente lo sguardo. Della serie "sorrido a te ma poi saluto il pavimento". Invece nel caso degli sconosciuti, è successa una cosa interessantissima: il 90% delle persone a cui sorridevo mi sorridevano in risposta (l'altro 10% sguardo sospettoso-chissà perché..) ma la cosa straordinaria è che quasi tutti quelli a cui sorridevo... poi mi salutavano! Certi a voce, certi con un cenno della testa, ma il mio sorriso faceva proprio cambiar loro atteggiamento. Partivano da una faccia neutra, poi mi vedevano-faccia sorpresa-mezzo sorriso-sorriso-sorriso grande......"ciao". Così senza motivo.
Provate una volta, è divertente.
CosaInsolitaNumeroDue - sabato e domenica mi sono alzata alle 7. No, non dovevo lavorare. Semplicemente volevo allungarmi un po' la giornata. Mi sono alzata, ho acceso il computer, ho fatto stretching nella fioca luce bianca del mattino nuvoloso, qualche esercizio. Poi ho fatto una colazione come si deve - caffelatte, pane tostato, succo d'arancia, frutta secca - e infine sono tornata in camera e ho schiaffato una quarantina di kanji in anki. Il bello di tutto ciò? Arrivare all'ora in cui di solito comincia la mia giornata con la consapevolezza di aver già fatto un casino di cose. Da rifare. Beh... non di domenica, però.
CosaInsolitaNumeroTre - ah, questa vi piacerà. L'altro giorno stavo cercando di farmi venire un'idea per qualcosa di insolito da fare, ma ero a corto di ispirazione. E come fanno tutti i giovani nel 2012 quando hanno un problema, ho cercato la soluzione su internet. Sono finita sul blog di un irlandese che sta girando il mondo e raccontando le sue avventure, e ho trovato un post interessante. Quello che mi piace di questo tipo è che continua a ripetere che tutto quello che facciamo, o quasi, lo facciamo per abitudine e imitazione. Quante cose abbiamo davvero deciso di fare noi? Con questo pensiero, invita a mettere sempre in discussione tutto e provare sempre cose nuove. Perché dormi su un letto? Perché mangi carne? Perché fai così e non così? Provare, provare, provare. E poi decidere. Ma trovare una vera ragione per tutto quello che si fa. L'articolo in questione parlava appunto di un esperimento che il tizio stava facendo: lavarsi senza shampoo per tre mesi. Ora, conoscendomi questo è un titolo che non può passare inosservato sotto i miei occhi, e infatti l'ho letto. Ho scoperto subito un paio di cose interessanti, tipo che ci sono un bel po' di persone che hanno fatto questo esperimento e ora si lavano esclusivamente con l'acqua (a parte le mani). Parte tutto da una domanda: ma davvero ci siamo evoluti in degli esseri che hanno bisogno di una quantità industriale di roba chimica spalmata sui nostri corpi per sopravvivere? La nostra pelle, i nostri capelli, non saranno capaci di produrre da soli delle sostanze? Ora, al di là del fatto che le prime due parole che mi sono venute in mente all'idea di lavarmi senza shampoo/sapone sono state hippie e punkabbestia, io volevo una cosa insolita e l'avevo trovata: ho provato a farmi la doccia usando solo acqua, in fondo ne ho fatte di peggio. Com'è andata? Magari ve lo racconto nel prossimo post se vi interessa, ché qui ci stiamo dilungando anche troppo. La cosa importante è che mi sono resa conto che sono davvero TANTE le cose che diamo per scontate ogni giorno, senza mai farci delle domande o questionare niente. Cioè... e se per caso i miei capelli fossero perfettamente in grado di produrre gli oli necessari per renderli lisci e morbidi, e io avessi passato 24 anni a impedirglielo?

- Uscire apposta per fare una foto: aaargh
Questo è stato un errore. Dopo un anno di project 365 avrei dovuto saperlo che se non ho ispirazione, non produco. E purtroppo questa settimana l'ispirazione fotografica non c'era, e se c'era non aveva tempo per palesarsi. Quindi niente foto. Fail.

Ne esco in parità, 2-2 palla al centro. E ora passiamo ad introdurre gli obiettivi della prossima settimana prima che mi addormenti.

- Finire una volta per tutte di inserire quei fottuti kanji in Anki
- Scrivere 2-3 post in giapponese su lang-8.com
- Fare le ripetizioni di Anki ogni giorno

Mi limito a 3 questa volta. Spero che questo post non sia stato soporifero, devo ancora capire come impostare la cosa. Senza contare che c'è Morfeo che sta rompendo le palle da due ore appeso alle mie palpebre per farmele chiudere.
Ora però sono curiosa: avete mai provato voi a fare qualche esperimento come quelli qui sopra? Stupido o intelligente, non importa... tanto siamo su internet, c'è sempre qualcosa di peggio.


Visto che siete stati talmente fighi da leggere fin qui vi regalo una cosa: si parlava di punti di vista e di mettere in discussione tutto... beccatevi questo video di Steve Hughes, un comico australiano:


Buona nottpolikujytrsdcvhgbjkl (stila che collassa sulla tastiera)

domenica 15 aprile 2012

Week 15: perfezionamenti, nuovi obiettivi, piangiamo

Il post "week 14" me l'ha mangiato il cane, scusate.

In compenso ho un annuncio da fare: sto perfezionando questo blog e il suo scopo. Per aumentare la mia motivazione ho deciso di trasformare la sezione "current mission" qui a fianco in una lista di obiettivi settimanali che mi impegnerò a rispettare e commentare ogni settimana, ovviamente NON in modo serio e professionale.

Poi ho aggiunto la pagina "about me" sotto l'header con il titolo Chi? Cosa? (perché scrivere "about me" come tutti i comuni mortali non si confaceva al l mio stile anticonformista ecc ecc).

POI vorrei sostituire l'immagine dell'header con un'altra foto, e qui tiro in ballo voi cari lettori silenziosi: consigli? Suggerimenti? Che tipo di foto dovrei mettere sotto il titolo "Ikitai - da Impiegata a Location Independent?
Grrrazie per la collaborazione.

Ed ora ecco i primi "obiettivi della settimana", sono solamente quattro perché è tutto ancora in prova, devo capire se la cosa funziona.

- inserire almeno 250 nuovi kanji in Anki
- finire di leggere "getting things done" di David Allen
- fare 3 cose insolite
- uscire apposta per scattare una fotografia

Avete anche voi degli obiettivi a breve/lungo termine? Fate anche voi delle liste di obiettivi? Siete anche voi un obiettivo? Siete anche voi una lista? Scrivete la parola "obiettivo" con due b invece che una? Fate anche voi delle domande senza senso? Anche voi avreste bisogno di uscire e vedere degli esseri umani anziché stare chiusi nella vostra camera tutte le sere a studiare kanji e scrivere cose idiote su un blog?
Scrivete. Commentate. Piangiamo assieme la nostra miseria.

Grazie per aver perso 2 minuti della vostra vita a leggere questo post, alla prossima settimana!

domenica 1 aprile 2012

Week 13: la Vera Cosa Bella


Non Sono Le Montagne.

Non è il paesaggio, né l'aria pulita, e neppure il sapore dell'acqua che scorre nelle fontane.
Non sono le pittoresche stradine tra le case vecchie, dove si può ancora trovare qualche vecchietta che fa il bucato a mano.
Non è nemmeno la polenta con il capriolo.
Non è la neve, le cioccolate calde nelle sere d'inverno, il vin brulè e i caminetti accesi vicino al divano.
Non è l'inebriante profumo dei fiori selvatici e i colori sgargianti delle aiuole e dei vasi sui balconi.
No.


La Vera Cosa Bella di questo posto è quando io apro la porta, e la musica cambia.
Cambia perché io sono entrata nel bar, e chi c'è dentro sa cosa mi piace ascoltare.
La persona dietro il bancone conosce i miei gusti in fatto di birra, e io non ho bisogno di ordinare; il mio posto è nell'angolo vicino al frigo dei gelati, ricordatevelo. 

La vera cosa bella di questo posto è il primo fottuto giorno di primavera, e io che guido con metodo discutibile tra le curve sotto il sole alto, e questa canzone che mette tutto quanto assieme in un quadro perfetto: Il riflesso dei raggi sul vetro, l'aria che entra dal finestrino, il mio sorriso.


Ahem.
Non vi ci abituate a post come questo eh, perché è risaputo che io non sono solita elogiare il posto in cui vivo. Anzi... lasciamo perdere.
Ma sarà che per una volta tanto c'è il sole, sarà che per una volta tanto so qual'è il mio obiettivo, sarà che lo studio del giapponese sta andando proprio bene ultimamente, sarà che in paese sono fioriti dei ciliegi meravigliosi mai visti prima, che sembrano tanto un tentativo della Maledetta di farmi sentire meno lontana dal posto in cui vorrei essere... e forse lo sono.

Sì sì, lo so che tanto da domani piove. Lo so che domani ricominciano il lavoro e lo sbattimento e l'alzarsi alle sette di mattina.

Ma... vi è mai capitato di sentirvi potenti? E', beh...
è una figata.

The Real Good Thing